L’igiene razziale

Il concetto moderno di razza deriva perlopiù dalla genetica, che a sua volta riprese le leggi sull’ereditarietà formulate da Gregor Mendel attorno al 1900. Il principiò dell’ereditarietà fu applicato anche agli esseri umani, e nacque così l’igiene razziale o eugenetica negativa.

Gli scienziati razziali consideravano l’intera popolazione un’entità biologica. Misero in guardia dai pericoli derivanti da un deterioramento dei geni umani qualora fosse stata consentita la riproduzione di individui di razza ‘inferiore’ e raccomandando in tali casi la sterilizzazione. Allo stesso tempo promossero la creazione di condizioni che avrebbero facilitato la procreazione di individui ‘degni’. Gli scienziati razziali consideravano le razze miste e l’afflusso di ‘razze estranee’ una minaccia per la salute pubblica e la cultura nazionale. Le foto sullo sfondo sono tratte da uno dei libri più influenti di Hans F. K. Günther sull’eugenetica nazista, Tipologia razziale dell’Europa , pubblicato in numerose edizioni a partire dal 1928.